IL VOLONTARIATO DI COLORE CHE NON PIACE ALLE MAMME

Protestano per il ragazzo della Nuova Guinea. Lasciamo discutere e andiamo avanti

05/08/2016

A Milano una mamma di Peschiera Borromeo ha deciso di ritirare il figlio dal centro estivo perché, tra gli animatori, c’era un giovane della Nuova Guinea. E, come sempre accade, dal messaggio della madre via Facebook si è scatenata la bagarre con le altre mamme. Non mi meraviglio e, tanto meno, mi scandalizzo. Facciamolo diventare un episodio banale e non tragico o fanatico.
L’unico posto nel quale possono stare bianchi, neri, spacciatori, folli, omicidi, anoressici, ecc… sono le nostre comunità. Io vivo da trent’anni in mezzo a loro, una domenica al mese arrivano i genitori, mangiano tranquilli, anzi se ne portano e condividono.
Mai è accaduta una discussione per la presenza di giovani “del mondo”. Voi direte: “Per forza, sono tutti drogati e fuori di testa. Ma i nostri sono normali e pretendiamo volontari italiani. Don Mazzi è sempre stato strano e non deve pretendere che diventiamo strani anche noi”.
Vorrei chiarire che i ragazzi e le ragazze che sono nei miei quaranta centri sono anche tossici ma, purtroppo, oggi arrivano mamme di ogni ceto sociale, non perché i figli si spinellano ma per infiniti altri motivi. E, purché io li accetti, sono disposte a tutto e non solo ai colori della pelle degli altri ragazzi che vivono in cascina.
Vivere insieme tra diversi, sia per censo o per religione, o per nazione, arricchisce, aiuta, insegna. Dovremmo superare certi preconcetti. La scorsa settimana vi ho parlato di 55 giovani italiani dell’Associazione ESF che fanno in Africa e Sud America quello che il ragazzo della Nuova Guinea sta facendo a Peschiera Borromeo.
Credo che questi 55 abbiano anche loro una mamma! Lasciamo discutere e andiamo avanti per la nostra strada. Ci sono mamme e mamme! Non sarebbe ora che entrassero in scena anche i padri e facessero ripartire il discorso educativo, con una visione meno possessiva?
Io, se fossi il Sindaco di Peschiera Borromeo, andrei per qualche ora la settimana a vivere, giocare, parlare al Melograno, invece che perdere tempo nel discutere. Certi esempi valgono più di cento dibattiti.
Non penalizziamo le mamme, il mondo è bello anche perché la pensiamo diversamente. Non diamoci le arie di essere migliori. Siate un po’ strani anche voi, come me, e andate avanti con tre ragazzi invece che con trenta. L’importante è tirare diritto. La costanza e la pazienza vincono sempre.
Le mamme sono meravigliose, ma o ci arrivano loro o ci arrivano loro. Riporto la frase di una e-mail: “I figli li facciamo noi. Voi cosa c’entrate?”. Alcune mamme sono ancora bloccate a questa fermata!

Don Antonio Mazzi