PERCHÉ MANIFESTI CHE ATTACCANO PAPA FRANCESCO?

14/02/2017

Quasi non mi dispiacciono, né mi scandalizzano, gli scarabocchi sui muri di Roma contro Francesco. Finalmente un Papa che rompe ogni regola e ogni ipocrisia. La cosa che mi fa felice (dico felice) sono proprio le accuse scarabocchiate sui manifesti. Quelle che secondo gli anonimi, immagino manovrati da quei poteri curiali resistenti a ogni cambiamento, sarebbero le colpe di Francesco sarebbero alcune delle “ombre” che si nascondevano tra le mura vaticane, e che era ed è urgente cancellare.
Io spero tanto che vengano fuori anche altre “ombre”, non piccole, che sporcano questo luogo che dovrebbe essere santo. I cardinali offesi, sempre secondo gli scarabocchi, sono una delle pesanti croci che questo Papa deve “portare”.
Dovremmo aiutarlo a liberarsene. Perché, almeno secondo noi poveri preti delle pecorelle perdute, nel Vangelo sta scritto che sono beati i poveri, che i pastori devono essere al “servizio” del gregge, e che la strada è uno dei luoghi preferiti da Gesù e non gli appartamenti “regali”.
Per un Papa che sa cosa sono i poveri, che è vissuto più in strada che in cattedrale e che fa parte dei paesi “che vengono dai confini del mondo” può solo essere così. E siamo felici che resti così.
Anche la CEI, la Conferenza Episcopale Italiana, sottolinea l’impegno con il quale Papa Francesco sta sostenendo il cammino di riforma per rendere la chiesa sempre più conforme al Vangelo e ai segni del nostro tempo.

Don Antonio Mazzi