JESI, LABORATORI ESTIVI PER SCOPRIRE IL TALENTO DEI RAGAZZI

28/07/2020


28 ragazzi tra i sei e gli undici anni divisi in quattro gruppi. 30 il numero dei giovani animatori volontari che a turno li segue. Per le sue attività estive il Polo Exodus di Jesi ha scelto l’Oratorio “Don Bosco” di Monsano, provincia di Ancona. «Una struttura molta grande, divida in tre spazi, per essere in linea con gli standard sanitari dettati dell’emergenza coronavirus», dice Laura, Educatrice del Polo e coordinatrice delle attività estive che rientrano nel progetto di Fondazione Exodus “Opportunity”.

«Fino allo scorso anno», continua, «potevamo accogliere anche 70 ragazzi. Ma quest’anno abbiamo dovuto più che dimezzare il numero, m non abbiamo voluto rinunciare alla proposta di Campus Estivo, un vera e propria sfida nel rispetto delle prescrizioni covid, ma anche un modo per rispondere alla richiesta proveniente dalle famiglie e dai ragazzi stessi. Lo abbiamo, infatti chiamato: “Meglio insieme, scommettiamo?” Siamo aperti dalle 7.45/8.00 alle 13.00. I ragazzi entrano in quattro scaglioni diversi e all’ingresso igienizziamo le mani e misuriamo la temperatura a tutti. Poi, si può fare finalmente il via alle attività».

Ogni giorno, almeno due ore, sono dedicate a due attività diverse come laboratori di pittura, cucito, decoupage, teatro e giochi d’acqua,. «Lo sviluppo della manualità e della creatività dei bambini», spiega Laura, «è fondamentale. Loro scoprono tecniche antiche, giocano con il corpo e la mente, sperimentano libere reazioni».

Tutte le attività sono pensate per approfondire un unico tema: «quello del talento», continua Laura. «Ai giochi», sottolinea «si alternano momenti di riflessione e confronto. Il traguardo è far dire la loro ai bambini dopo aver compreso il messaggio, lasciando ampio spazio di libera espressione. Il gruppo in questo è fondamentale: lo sviluppo della persona e della qualità delle relazioni devono seguire un percorso parallelo».

Quest’anno organizzare il Campo Estivo è stato più difficile, vista l’emergenza sanitaria che ci ha travolto” – dice Pietro, responsabile dei gruppo giovani animatori – “Ma l’oratorio è un luogo, un punto di riferimento importante per la comunità monsana. E le attività proposte ai ragazzi sono davvero pensate per andare incontro alle loro esigenzeIo ho iniziato a frequentarlo facendo catechismo – continua Pietro - e diventare animatore e lavorare, ora, con i ragazzi mi dà tanta soddisfazione. Ho scelto questa strada dopo una riflessione personale legata alla fede: sento una forte responsabilità sociale, soprattutto in questo periodo così delicato che stiamo attraversando”.

Il Campus estivo del Polo Exodus Jesi rientra nelle proposte di “Opportunity”, il nuovo progetto della Fondazione Exodus di Don Mazzi per contrastare la povertà educativa, realizzato grazie al “Fondo di Beneficenza ed opere di carattere sociale e culturale di Intesa Sanpaolo”. Il nome semplice, immediato, ci riporta immediatamente – per sottrazione – a quello che viene negato ai ragazzi che vivono in una condizione di povertà educativa: le possibilità, appunto.

Redazione