LABORATORIO DI “SCARTINI” PER CASCINE APERTE 2020

30/09/2020


La 13° edizione dell’evento Cascine Aperte Milano 2020, si è conclusa nel corso della giornata di domenica 27 settembre, nella quale i ragazzi della Cascina Exodus di Milano hanno dato nuova vita a materiali da riciclo, “scartati” nel Laboratorio “Ti regalo uno Scartino”, gestito dall’educatrice Responsabile della Sede.

Dopo due giornate intense, quella di venerdì 25, dedicata all’economia civile e al concetto di solidarietà, e quella di sabato 26 settembre, dedicata interamente allo sport, i ragazzi hanno riflettuto sul concetto di “bene comune” dando vita a qualcosa di concreto.



Lo “scartino” è un elemento molto importante per Exodus, un elemento metaforico e carico di significati. Don Antonio Mazzi, infatti, ha sempre ripetuto a tutti i suoi ragazzi della casa che “tutti loro sono delle opere d’arte irripetibili e che i mesi che trascorrono in comunità devono essere il loro modo per riprendere in mano la loro vita e trasformarla nell’opera d’arte che merita di essere”. Proprio da questa affermazione nasce il concetto di scartino, perché è facile che, con le loro storie “i ragazzi si sentano ai margini, scartati, ma tutti possiamo sempre “rinascere”, prendere nuova vita”.

Nel corso del laboratorio i ragazzi hanno realizzato delle vere e proprie opere d’arte, utilizzando solo ed esclusivamente materiali di riciclo che la casa offriva, con l’obiettivo di prendersi cura del posto in cui vivono e di riflettere sul significato del “bene comune”.
Tutte le loro creazioni verranno poi regalate alle famiglie dei ragazzi. Questa attività, infatti, è l’occasione ideale per far vivere e far lavorare i ragazzi sul concetto di “famiglia come bene comune”, nel giorno – la domenica - che sarebbe dedicato all’incontro con la propria famiglia, sospeso da marzo scorso, causa emergenza Covid.

Ecco alcuni degli Scartini che i ragazzi hanno realizzato e raccontato al resto del gruppo nel corso della giornata:



Michele ha realizzato questo quadro utilizzando i pezzi di uno specchio ormai rotto da tempo. Ha voluto realizzare questo quadro per regalarlo, in un futuro prossimo, a suo fratello. Nella lettera di accompagnamento al quadro, dedicata al fratello, Michele scrive: “Ho pensato di farti questo regalo così quando saremo di nuovo lontani, guardandolo, potrai ricordarti di me, delle tue radici, di chi sei. La vita è come un puzzle, non sai da dove iniziare, man mano che unisci i pezzi arriverai al suo completamento”.



Yuri e Riccardo hanno realizzato questo grande specchio utilizzando due piccoli specchi già esistenti. La particolarità di questa creazione è che i due ragazzi hanno incorniciato e unito i due specchi incollando su delle assi di ferro, pezzi di piastrelle rotte, uguali a quelle del bagno della Casa. “Un lavoro faticoso e impegnativo, ma divertente e con un obiettivo specifico, quello di rendere il posto in cui viviamo più accogliente” - sono le parole dei due ragazzi.

Ogni ragazzo ha dato vita a delle vere e proprie opere d’arte, alcune con l’intento di rendere più bella e accogliente la Casa per loro e per quelli che verranno dopo di loro.

C’è chi, come Christian, ha realizzato la staccionata che delinea il ponticello che collega due aree interne alla Cascina Molino Torrette, perché “anche da uno scarto può nascere qualcosa di bello”. E c’è chi ha piantato dei girasoli all’entrata del cancello della Casa, chi ha realizzato un’area-giardino con panchine e tavolini, utilizzando dei vecchi bancali, e chi ha decorato e abbellito quadri, cornici e specchi.

Insomma, una piccola galleria d’arte del riciclo, oggetti che di sicuro saranno molto apprezzati dalle famiglie dei nostri ragazzi.







Redazione