23/03/2017

Martedì scorso, 21 marzo e primo giorno di primavera, a Locri (RC) molte persone si sono riunite in un corteo voluto da Libera in occasione della Giornata della memoria e del ricordo delle vittime della mafia. Una manifestazione imponente, partecipata, consapevole, di oltre 25mila persone alla quale hanno partecipato anche i ragazzi e gli educatori della nostra casa di Africo che, da Locri, dista una manciata di chilometri. Tra le numerose personalità presenti Sergio Mattarella e Pietro Grasso.
Con le sue parole Sergio Mattarella – Presidente della Repubblica – ha sottolineato come: "È necessario non fermarsi e prosciugare le paludi dell'inefficienza, dell'arbitrio, del clientelismo, del favoritismo, della corruzione, della mancanza di Stato, che sono l'ambiente naturale in cui le mafie vivono e prosperano. Occorre sostenere il lavoro quotidiano, la rettitudine, la professionalità, l'intelligenza di tante donne e uomini dello Stato che, in magistratura e nelle forze dell'ordine, difendono la vita sociale, la libertà personale e familiare, dall'aggressione delle mafie, con prevenzione e repressione".

Accorato l’appello di Pietro Grasso - Presidente del Senato: “Questo è un movimento per la legalità e per l'affermazione della cultura della legalità che non è solo rispetto delle leggi ma la possibilità di andare avanti con principi di solidarietà, e per dare un futuro migliore soprattutto ai nostri giovani”. Questa Giornata “è un momento certamente di celebrazione per ricordare tutti insieme e per stare vicini alle famiglie in un momento di cordoglio, ma soprattutto deve essere un momento di attenzione nei confronti dei problemi dell'Italia: i giovani con il loro lavoro e il loro inserimento sociale. Questo deve essere il modo migliore per poter non dimenticare il sacrificio di tante persone, ma proprio tante che fanno parte della nostra comunità. Non ci sono solo magistrati, politici e forze dell'ordine. Ci sono anche cittadini comuni e bambini innocenti. Questo deve essere il significato di questa giornata.”


Fondazione Exodus Africo