I BUONI PROPOSITI PER L’ANNO NUOVO

20/01/2020

«’La lista dei buoni propositi per l’anno nuovo’ potrebbe essere il titolo che si legge nelle riviste a gennaio», racconta Marina, Educatrice della Fondazione Exodus per l’Isola d’Elba. «Per i nostri ragazzi è stato lo spunto per il momento di riflessione personale, che rientra nel nostro metodo e che chiamiamo “deserto” di qualche giorno fa. Non una lista, ma un pensiero profondo, un augurio al gruppo e uno per ogni ragazzo e ragazza che lo compone.
Qualche giorno prima di fare questo momento “solitario”, seduti per terra in cerchio, ci siamo presi per mano e, ad occhi chiusi, abbiamo pensato proprio a questo proposito per se stessi e poi per i compagni di percorso. Qualche giorno dopo, in una limpida e calda giornata di sole, zaino in spalla, con diario, penna e merenda, i ragazzi sono partiti a piedi da “La Mammoletta” (così si chiama il luogo che ospita la Sede di Exodus Elba) per il deserto. Ecco alcune riflessioni scritte da loro in questa esperienza».

Per il 2020 mi auguro di vivere felice affrontando quello che ho trovato in questo mio cammino, di trovare questa mia felicità nelle piccole e semplici cose, di lasciar perdere gli “addobbi” esterni, che quelli, una volta tolti c’è solo esclusivamente un semplice albero in mezzo a tutti. Per il 2020 mi dico: accontentati per quello che verrà, non sognare troppo che con i piedi per aria non si cammina bene; abbi cura di quelli che hai intorno e loro avranno cura di te, rispettali e rispetta te stesso, conoscili e conoscerai te stesso; aiutali e aiuterai te stesso, dai un pizzico di tuo in quello che è la comunità, raccogli le tue ghiande e seminale in giro, apri le tue ali e donale a chi ancora non sa cosa significa amare e chi ancora fa fatica ad essere felice. Perché quando hai intorno persone felici che stanno bene, allora è lì che veramente si conosce la felicità.
E’ qui il succo di una semplice felicità priva tutto ma piena di ogni cosa e se quello che ho scritto finora è giusto, allora ragazzi, lasciate perdere tutto, non vergognatevi se siete poveri, alti, bassi o brutti, grassi o magri, ma siate orgogliosi di voi stessi, dei calli che portate sulle mani, dei lividi che avete sulle gambe, del sudore che avete in fronte. Perché è tutto questo che rende forti, unici. Lasciate perdere paranoie che vi tolgono il sorriso, non abbiate paura di inciampare che qua c’è il gruppo che ti rialza, abbiate speranza che, come dice il detto, la speranza è l’ultima a morire; siate forti e siate pazienti, sfruttate le vostre qualità che quelle sono il timone per la direzione giusta. Togliete dal vostro vocabolario le parole “non ce la faccio” e metteteci le vostre passioni, emozioni, sogni; stringete la mano al vostro compagno e scoprirete così che il cammino è meno duro. Usufruite degli strumenti acquisiti, non abbiate paura, che tutti insieme usciremo da questo maledetto mondo, perché io mi sono proprio scocciato di un mondo sporco, pieno di menzogne, dove ognuno pensa a se stesso. Non lasciamo traspirare questo smog anche qui, all’interno della comunità, non rendiamola come tanti altri posti ma costruiamo insieme questa rete che tiene lontano quello schifo là fuori, una rete calda, che accoglie.
E’ tutto qui quello che desidero per noi da questo nuovo anno. Le parole d’ordine saranno: costanza, forza, pazienza, volontà, felicità e soprattutto…la Mammoletta!” (Simone)

Dovremmo essere molto riconoscenti per la vita che abbiamo. Ognuno di noi ha un’anima anche se non si vede e non si tocca, si percepisce riflettendo, è la nostra purezza, è un frammento di Dio e a noi tornerà.
Noi esseri umani abbiamo grandi potenziali, ma spesso ce ne dimentichiamo.
Nella vita terrestre c’è in realtà un perfetto equilibrio, ma non lo accettiamo, non lo capiamo, non lo riconosciamo… Ci lamentiamo inutilmente dei mali che ci affliggono, perdiamo tempo… Dovremmo accettarli e affrontarli, combatterli se necessario ma non lamentarci. La ricerca della conoscenza è un dovere per ogni uomo. Chi è alla ricerca della conoscenza la cerchi ovunque ma mai insieme ai soldi, i soldi fregano l’uomo. Quel che la vita può offrire non è paragonabile ai soldi.
Mai scambiare un buon presente con un buon futuro, tante sono le trappole nella vita. Vorrei dire a tutti noi, di rammentare per sempre il bene che ci è stato dato, da chi ha accettato tutti i nostri mali senza mai lamentarsene. La più grande forza che abbiamo è la volontà, volere è il potere. Salviamoci dall’impurezza, cerchiamo la purezza della vita ogni giorno, la troveremo. Trattiamo bene i nostri compagni, in caso di bisogno, dobbiamo essere il nutrimento l’uno per l’altro, con la nostra riflessione nel dialogo e con le nostre braccia nel lavoro. Dobbiamo avere pazienza per chi sbaglia, succede a tutti, non avere rancore verso di lui, aiutiamolo invece nella riflessione.
Mi auguro che sapremo perdonare i nostri genitori che hanno sbagliato con noi e avere pietà di loro. Ci hanno comunque dato la vita, dobbiamo essere loro grati e lasciare da parte il rancore, è nemico per noi che abbiamo bisogno d’amore. Mi auguro che saremo capaci di non seguire le persone furbe; furbi e intelligenti si assomigliano ma i furbi hanno una data di scadenza.
In ultimo auguro a noi tutti di lavorare e studiare come se dovessimo vivere per sempre.” (Michele)

Exodus Elba