SENZA RAPPORTO EDUCATIVO NON C’È FUTURO

15/01/2024


Mi volete raccontare dove vanno a finire le tonnellate di sostanze varie che vengono da qualche tempo requisite? Perché, una volta tanto non facciamo una grande liturgia nelle piazze e le bruciamo?

Io, ne sarei felice e credo ne sarebbero felici anche i colleghi delle altre comunità, perché la gente ha bisogno ogni tanto di spettacoli alternativi. Lo dico non perché voglia sottolineare la poca fiducia nel nostro sistema politico, ma perché credo ci sia bisogno di qualcosa in più, che si veda e faccia opinione «al fine di rendere consapevole la nuova generazione delle raggiunte conquiste morali e sociali». È una frase delle Lettere da Barbiana di don Lorenzo Milani.

Un’altra cosa spero possa accadere nel 2024: riguarda l’educazione. Mi auguro che i giovani laureati facciano del rapporto educativo non solo un progetto di lavoro ma una scelta di vita. Le nostre comunità terapeutiche soffrono di mancanza di educatori capaci di andare controcorrente, fregandosene delle ore e delle mezz’ore in più. C’è un enorme bisogno di capire che dove manca il rapporto educativo manca una visione di società più vera.

Don Antonio Mazzi su “Famiglia Cristiana” – 2/2024