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  Attraverso questo Progetto Exodus intende realizzare cinque nuovi Centri  Giovanili, veri e propri “spazi dedicati” ai ragazzi, e ai loro familiari,  all’interno dei quali sarà possibile apprendere nuovi modi di stare insieme, di  instaurare relazioni significative e crescere in maniera sana ed autentica,  utilizzando strumenti semplici quali lo sport, la musica, il teatro e il  volontariato.
  
  La Fondazione  Exodus da oltre trent’anni si occupa di educazione e disagio, offrendo a giovani  fragili gli strumenti necessari per affrontare con serenità, coraggio ed  equilibrio le difficoltà della vita utilizzando le proprie risorse, senza  ricorrere ad espedienti artificiali, pericolosi e sempre più micidiali
Nell’ultimo  periodo, abbiamo scelto di stare in prima linea anticipando ogni intervento  allargandolo ai ragazzi e alle famiglie cresciuti in “contesti di normalità”,  prestando un’attenzione particolare alla fragilità, alla solitudine e al  generale disorientamento, per accompagnarli in percorsi di crescita ricchi di  sfide positive.
È  stata questa l’ipotesi che ci ha portati ad ampliare i progetti educativi  attraverso l’invenzione dei Centri  Giovanili Don Mazzi. Nell’ultimo periodo urge perfezionare il passaggio da  un approccio emergenziale ad una strategia di promozione al benessere, fisico,  culturale e sociale. C’è chi corre per tenersi in forma e arrivare prima, c’è  chi corre, come noi, perché i nostri figli oltre alla forma fisica, si  arricchiscano di doti interiori e di passioni vitalizzanti.
Oggi  la Fondazione Exodus gestisce direttamente 15 comunità residenziali sul  territorio nazionale e 25 realtà ad essa collegate (Centri di Ascolto, Centri  giovanili, Segretariato sociale, Cooperative sociali, ecc.) per un totale di 40  insediamenti. Ogni anno ospita in forma residenziale circa 900 persone con  problemi legati alle polidipendenze e altre forme di devianza; promuove  percorsi di formazione e prevenzione su tutto il territorio nazionale per oltre  3.000 persone tra adolescenti, genitori ed insegnanti, ed offre, attività di  ascolto ed orientamento ad oltre 15.000 persone.
                                    
                                    Don Antonio Mazzi