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                                        Non consulta nessuno, sicura e indipendente. Darà lei il nome  al figlio, che non sarà solo ebreo perché il Padre è lo Spirito e lo Spirito  non ha confini.
                                        In quell'inno  straordinario che è il Magnificat annuncia eventi sconvolgenti: "Ha disperso i  superbi, ha rovesciato i potenti, ha innalzato gli umili". Più tardi Cristo  ribadirà questi stessi concetti nelle Beatitudini.
                                        I suoi rapporti con il Figlio saranno certamente tesi. Non dobbiamo  dimenticarci le frasi di Matteo e dobbiamo avere il coraggio, anche noi, di  tenercele scritte dentro il nostro cuore perché ci faranno capire qualcosa di  più di questa donna più martire che vergine.
                                        Riporta Matteo  una frase di Cristo, in un discorso alla folla: "Sono infatti venuto a separare  l'uomo da suo padre, e la figlia da sua madre, e la nuora dalla suocera, e i  nemici dell'uomo saranno quelli della sua casa. Chi ama padre o madre più di  me, non è degno di me; chi ama figlio o figlia più di e, non è degno di me".
                                        L'albero non si  riconosce dal fatto che assomiglia all'idea di "alberità". L'albero si riconosce da ciò che produce. E l'albero prodotto da Maria  ha offerto olio e aceto, spine e fiori amari, croci e tavoli.
                                        Maria capirà più  tardi che Lui aveva già messo tutte le premesse perché succedesse quello che  poi succederà. Infatti lei, insieme con  le sorelle di Lazzaro, la Maddalena e la Samaritana saranno le cinque donne che  interpreteranno in controluce l'energia evangelica e che aiuteranno gli  Apostoli ad attraversare il mondo.
                                        A noi liberarle  dal ruolo di belle statuine, provocato da una visione maschile della storia.  Sono state loro ad essere le più fedeli e le più vicine alla passione di Gesù  Cristo.
                                    
                                    Don Antonio Mazzi