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                                        Il Governo, più volte sollecitato, ha fatto capire di avere altre  urgenze. Mi dispiacerebbe che le urgenze si concentrassero nel moltiplicare le  divisioni e i protagonismi personali tra politici, perchè inutili e  dannosi soprattutto per noi impegnati nel sociale.
                                        Credo abbiate  letto che alcuni bambini, a passeggio nei parchi, abbiano rischiato la vita a  causa della droga. Riporto i casi di un bambino di venti mesi e di una bambina  di un anno e quattro mesi.
                                        Avevano ingerito  hashish trovato ai giardini. Le forze  dell'ordine credono che l'ipotesi più verosimile sia qualche pacchetto,  contenente sostanze stupefacenti, nascosto dagli spacciatori tra i cespugli.
                                        E che i nostri  bambini li abbiano trovati e ingeriti. Il bambino di venti mesi, appena tornato  a casa dalla passeggiata, è stato colpito da spasmi gravi e ricoverato  d'urgenza all'ospedale nel reparto rianimazione. La prognosi chiara e veloce:  intossicazione da hashish.
                                        È mai possibile  che dopo anni di lotta alle droghe ci si trovi ancora peggio di prima? I nostri  bambini hanno tremendo bisogno di posti belli, verdi, sicuri, soprattutto in  certe città sepolte dallo smog. È triste credere che, tra i fiori, vi sia la  morte e non la vita.
                                        Ed è ancora più  triste che questi drammi accadano nelle vicinanze del Santo Natale. La  sicurezza, soprattutto nei parchi e nelle aree boschive, è fondamentale. Dover  presidiare anche questi posti è penoso, nonostante sia doveroso e urgente.
                                        La civiltà e la qualità della vita non si esauriscono nei titoli di  studio, nei grattacieli e nelle cene alla Cracco. Rimbocchiamoci  le maniche ed esigiamo presenza prudente ma costante in tutte le località  cittadine e torniamo, con pazienza e per l'ennesima volta a parlare, a  discutete e a prevenire questi fenomeni che demoralizzano e dequalificano  interi quartieri.
                                        Non accontentiamoci di mettere il verde nei presepi che stiamo  costruendo in casa. Il vero Natale deve arrivare fuori casa, nelle vie, nelle piazze, nei  sottopassi dei metrò, nei cortili dei condomini. Soprattutto dovrebbe arrivare  nel cuore di ciascuno di noi.
                                    
                                    Don Antonio Mazzi