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                                          Anche il nostro Papa sta tentando di  usarla per riportarla all'autenticità con la quale era partita, perché è una  parola che può attraversare indistintamente l'intero mondo dei partiti e delle  Costituzioni male interpretate.
                                      Sembra  troppo elementare, quasi banale, il binomio che questo Papa sta fortemente  intendendo: o potere o servizio. Per arrivare fino a qui non occorre aver studiato, basta avere una coscienza e  una onestà di fondo che è più facile trovare tra gli analfabeti che tra i  dottori della legge.
                                    Un altro uomo, che politico non era,  nemmeno un Papa e faceva il Vescovo di una cittadina del Sud, uomo che anche io  ho conosciuto perché ha ospitato nel suo Episcopio i ragazzi delle mie  carovane, riportando una frase del Vangelo ha scritto: "Solo coloro che sanno legarsi il grembiule ai fianchi e lavare i  piedi", sia a chi li ha puliti come a chi li ha sporchi, può fare certi  mestieri. Era monsignor Tonino Bello.
                                      Sono tre situazioni e tre  interpretazioni di una politica che ha fatto del servire a due padroni, quelli  delle mani sporche e a quelli della lingua salmistrata, il loro arrogante  programma di vita.  Forse mi arrogo il  diritto di giudicare e di suggerire ricette in tempi di politiche malate e di  politici, che cammin facendo, non solo hanno perso il grembiule, ma soprattutto  hanno abusato di coloro ai quali qualche tempo prima dai programmi televisivi avevano giurato fedeltà, disinteresse e  nuove stagioni. Mi fermo perché vorrei cambiare marcia invitando tutti i  miei amici, quelli che hanno raccolto lungo le strade i dolori veri dei poveri,  a fare in fretta qualcosa. Non è giusto denunciare solo i malesseri.
                                    
Don Antonio Mazzi